“Dietro l’elaborazione di un disegno, c’è sempre l’idea di una “stanza”, di uno spazio poetico, dimora contesa dal nostro mondo vissuto e dai miti che ci accompagnano. Per i poeti del ‘200 la «stanza» era il termine con cui chiamavano il nucleo centrale della loro poesia, concepito come un luogo denso, spazio della fenomenologia dell’anima, custode della parola e ricettacolo di molteplici immagini.”
Emmanuele Lo Giudice