Le cartoline sono un esempio di architettura unica nel suo genere in quanto, per le loro caratteristiche, possiamo interpretarle come delle architetture gassose, dei micro musei bidimensionali dei quali siamo noi stessi curatori e artisti temporanei. Questi particolari musei ci mostrano fin da subito, al proprio all’esterno, l’opera più importante e rappresentativa della loro collezione, lasciando poi a noi il compito di “riempire” il suoi spazi interni.
“Cartoline da Venezia” è progetto artistico realizzato all’interno dei “Micro Musei” che, partendo dalle immagini delle cartoline racconta, per mezzo della pittura, di una personale visione della città lagunare cercando di darne nuove interpretazioni.
Il legame tra Venezia e la pittura è un legame molto antico, sorge naturale quindi l’uso di questa tecnica per raccontare la città, ma l’azione che avviene in queste opere è soprattutto di “profanazione” dell’attuale visione consumistica di Venezia. La pittura è l’esaltazione dell’imperfezione che diviene arte, e lo stretto dialogo tra immagine e pittura vuole ricreare un nuovo tessuto narrativo attraverso cui ricomporre un mosaico urbano, dove la materia pittorica diviene il nuovo filo d’Arianna, attraverso cui orientare e rileggere la struttura intima dell’intreccio urbano veneziano. Le “Cartoline da Venezia” ci invitano a divenire complici di una catena di associazioni che ci riporta da un lato, ad un tempo altro passato, e contemporaneamente all’interno di un luogo intimo e personale per una rilettura del mondo attuale, attraverso la lente d’ingrandimento dell’immaginazione pittorica. Un luogo di una realtà molteplice, di un’indagine enigmatica che esclude ogni immediatezza rivelatrice.
Bellissime
Interessantissimo, una sfida per chi si vuole addestrare in questo tipo di arte.